Project Info
Architetto: OAB
Progetto: Regina House
Luogo: Gaüses, Spagna
Area: 120 m²
Anno: 2020
Categoria: Casa
Immagini © Joan Guillamat
La nuova casa per Pete Sans, designer industriale e artista surrealista, e Regina Saura, pittrice di murales, nel villaggio di Gaüses ad Alt Empordà, ha rappresentato per me molto più di una realizzazione professionale. Mi ha offerto l’opportunità di progettare e costruire una casa per amici a cui mi sento molto vicina, sia dal punto di vista culturale che artistico.
Pete Sans, figlio del pittore surrealista degli anni Trenta del secolo scorso Jaume Sans, appartenente al gruppo d’avanguardia ADLAN, ha prodotto progetti tra cui il Lamparaprima, il tavolo Mesita e la sedia Coqueta, che ha vinto il Delta d’Oro ADI-FAD nel 1988.
Nel corso degli anni, Sans ha anche realizzato una vasta collezione di sculture che hanno trovato il loro posto nella nuova casa. Tra queste vi sono la panchina per gatti che fa la guardia all’ abitazione nel portico, la cavalletta nel cortile e i ragni metallici nella piscina, oltre ad altre sculture più piccole che si trovano in tutta la casa
Regina Saura, una pittrice che negli ultimi anni si è alternata tra San Francisco ed Empordà, ha tenuto mostre in vari paesi. Dai suoi esordi all’inizio degli anni Ottanta, con tecniche di collage, alle sue ultime opere ispirate a temi giapponesi, tra cui le sperimentazioni performative e i murales di grande formato basati su temi legati alla natura, in particolare alle foreste, Saura ha realizzato opere iconiche come il murale sulla facciata dell’edificio industriale di Cocina Hermanos Torres, opera di Carlos e Borja Ferrater. Anche Pete Sans ha contribuito alla progettazione delle lampade all’interno dell’edificio.
Al di là dei suoi dipinti, che si trovano all’interno della casa, Regina ha voluto lasciare il suo segno sulla facciata più visibile, con un motivo naturalista che funge da firma.
La casa si trova in un lotto lungo e stretto, che scende dall’estremità orientale della strada principale di Gaüses fino a un torrente che corre lungo il suo confine occidentale. Il progetto, determinato dall’orientamento topografico e dall’attenzione per la privacy, è un insieme di padiglioni di 12,5 x 5 metri, intervallati da vuoti o cortili. Il progetto è organizzato nei padiglioni e i vuoti forniscono l’accesso e permettono la ventilazione incrociata e la luce negli interni.
È un edificio semplice, efficiente grazie al suo isolamento, che esprime la forma della sua costruzione nella materialità delle sue finiture. Soffitti inclinati costruiti con semitravi in cemento e acciaio, linguetta e scanalatura in ceramica che funge da isolante, e tegole arabe come rivestimento imposto dalla normativa, sono completati da pareti in blocchi di stucco bianco e pavimenti in cemento lucidato.
All’esterno, c’è un giardino con specie autoctone come estensione del paesaggio locale, una piccola piscina e un gazebo mobile disegnato da Pete Sans.
In definitiva, la costruzione – un edificio semplice e austero che è costato molto poco (meno di 1.000 euro/m2) – ha permesso ai suoi abitanti di trovare il modo di personalizzare la nuova casa per farla loro.
Testi © www.ferrater.com