Le Corbusier | Cappella di Notre-Dame-du-Haut

by Jean Jacques Colangelo
Info Progetto

Architetto: Le Corbusier
Progetto: Cappella di Notre-Dame-du-Haut
Luogo: Ronchamp, Francia
Anno: 1950 – 1955
Categoria: Chiesa
Immagini © Roland Halbe

“Tra il 1945 e la sua morte avvenuta nel 1965, Le Corbusier realizzò una serie di capolavori di difficile catalogazione, ognuno dei quali fu caratterizzato da una complessa correlazione fra vecchi temi e nuovi mezzi d’espressione.
Le Corbusier entrò, negli ultimi anni di vita, in un mondo poetico sempre più privato e mistico.”

“Con la cappella di Notre-Dame-du-Haut a Ronchamp realizzata tra il 1950 e il 1955, la svolta linguistica diventa estrema.
L’edificio sovrasta la cima di una collina nelle montagne dei Vosgi, dalla quale, attraverso vallate di sempreverdi, si aprono vedute verso orizzonti lontani. Un tetto scuro, dall’angolo acuto e dalla curvatura complessa, poggia scomodamente su muri rastremati, concavi e convessi, in pietrisco battuto, bucati da aperture irregolari e rivestiti di bianco cemento di gunite.
La fluidità della composizione risultante è tenuta sotto controllo da tre torri incappucciate orientate verso direzioni differenti.”

“L’interno è scavato come una caverna e presenta un pavimento in pendenza che focalizza l’attenzione verso l’altare. Le cappelle minori sono illuminate dall’alto all’interno delle torri, mentre le forature della parete meridionale  riversano luce in un interno altrimenti sobrio. L’innesto tra il tetto e i muri è abilmente trattato con un sottile stacco, così che una lama di luce naturale vi penetra attraverso; quel che sembra massiccio all’esterno diventa piano e sottile all’interno. Tali ambiguità tra spazio e massa, tra elementi portanti e portati, sono una base del carattere formale della cappella, e le letture variano cambiando posizione. Ronchamp è una scultura da guardare girandole attorno; i movimenti interni ed esterni del visitatore vengono coinvolti nelle dinamiche della composizione e sono centrali nella concezione dell’opera.”

“Tipico di questo senso di ambiguità è lo spazio esterno al muro orientale, dove un altare a cielo aperto è posto sotto il tetto a chiglia di nave. La distesa erbosa che si allunga verso il pendio della collina diventa ora la “navata” di una chiesa immersa nella natura. Boschi e colline ne costituiscono l’incredibile fondale, mentre su un lato uno ziggurat di antiche pietre segna l’area dove precedentemente sorgeva una chiesa, distrutta poco prima della fine della seconda guerra mondiale. Il sito era stato meta di pellegrinaggio e Le Corbusier riuscì a catturare lo spirito del luogo.
La graduale salita lungo la collina ha un carattere rituale, esaltato dall’organizzazione dell’edificio in una sequenza di “événements plastiques” (eventi plastici) che incorporano il contesto e gli orizzonti circostanti.”

“Al suo completamento, la Cappella di Ronchamp fu uno choc per i critici riunitisi a vederla. Una cosa sembrava essere chiara, il maestro dell’architettura moderna europea aveva cambiato profondamente direzione. Le invenzioni di Ronchamp trovavano dei precedenti nei dipinti di Le Corbusier, nelle sue rudi sculture lignee dei tardi anni quaranta, nei suoi schizzi di conchiglie e navi dei primi anni trenta. Alcune ispirazioni di Le Corbusier a Ronchamp avevano un tono pagano. L’atteggiamento nei confronti del paesaggio  e delle forme naturali forniva la chiave per la sua interpretazione del sacro. Da giovane si era completamente immerso nell’adorazione della natura, negli sritti di Ruskin, nelle allegorie simboliche dell’Art Nouveau.”

ALTRO

Committente: Alain Couturier

Testi © www.fondationlecorbusier.fr, William. J. R. Curtis. L’Architettura Moderna dal 1900. p 417, 419, 420, 421. Phaidon, 1996.

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