Amelia Tavella Architectes | Casa Santa Teresa

by Jean Jacques Colangelo
Project Info

Architetto: Amelia Tavella Architectes
Progetto: Casa Santa Teresa
Luogo: Ajaccio, Francia
Area: 400 m²
Anno: 2020
Categoria: Casa Vacanze
Immagini © Thibaut Dini

Amelia Tavella è la mente dietro Casa Santa Teresa un progetto realizzato in Corsica ad Ajaccio, nella splendida isola francese.

 Il progetto richiama il ricordo primitivo di una casa sul mare, memorie delle calde giornate al sole, serate lente o danzanti, alba limpida che apre le braccia a colui che finalmente sonnecchia: la bellezza è una celebrazione.
Gli interni e gli esterni mai sciolti tra loro, ma bilanciati, da una luce che li collega dando forza, energia e morbidezza.

 Una luce che invade il vasto soggiorno con nicchie segrete che conducono alle stanze superiori, mentre piante e fiori all’esterno scortano la piscina. L’edificio bianco è costruito a strapiombo sul mare raggiungibile da un breve passaggio che porta alla conquista del trofeo: il Mediterraneo.

È stata una casa degli anni ’50 che doveva essere ricostruita senza lasciarsi alle spalle le vestigia del passato: con la sua anima ed il suo spirito.

Credo nella memoria dei muri, nel modo in cui lasciano il segno sullo spazio. Le qualità uniche che rendono la casa estremamente umana ed organica sono la vicinanza al mare, alla spiaggia, agli scogli e alla bellezza incontaminata della natura. Finestre, porte a battente e nicchie, realizzate in modo tale che nessuna partizione impedisca la vista, verso la bellezza dell’orizzonte.

Un edificio su più livelli collegati da una scala in legno, interni armonizzati dalla presenza di un camino, da oggetti di design, aperture a nicchia e muri bianchi. Le piante e i fiori sono i guardiani della piscina e della terrazza. È la casa vacanza per eccellenza, quella che ossessiona il ricordo di serate di infanzia felice, quando la notte abbraccia il giorno e la bellezza è una celebrazione.

Casa Santa Teresa esprime il gesto architettonico di Amelia Tavella:
Quando costruisco non tradisco. La natura invade i miei progetti, essa non è un ostacolo da sconfiggere bensì da celebrare. Mi adatto agli alberi, al terreno e alla luce, è il mio modo di bilanciare l’architettura con l’ecosistema circostante.
Ogni volta che penso alla bellezza della natura mi commuovo. C’è qualcosa di ancestrale nella natura, essa è qualcosa da proteggere. Il mio obiettivo e la mia passione è creare ed inventare una storia già scritta. Ogni volta è una scommessa, cercare di realizzare un progetto senza sconvolgere nulla. La mia architettura è un’estensione e non un’amputazione.

Testi © www.ameliatavella.com

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