Flore & Venezia | Masseria Mangiamuso

by Jean Jacques Colangelo
Info Progetto

Architetto: Flore & Venezia
Progetto: Masseria Mangiamuso
Luogo: Ostuni, Puglia, Italia
Area: 250 m²
Anno: 2020
Categoria: Masseria, Hotel
Immagini © Claudio Palma

NUOVA CONVIVIALITA’ IN UNA MASSERIA DEL 600

La Masseria Mangiamuso di Ostuni (BR) è una fortificazione di origine seicentesca, la masseria sorge sul sito di un insediamento più antico, in una zona ricca di grotte, cavità naturali ed ipogei ed in posizione privilegiata ad appena due chilometri dal porto di Villanova che, a quei tempi, costituiva un importante sbocco per il commercio verso l’oriente. La costruzione è stretta da un doppio muro di cinta, elemento peculiare delle masserie fortificate. Il primo corpo di fabbrica è databile nel 600 ed è costituito da una torre fortificata collegata alla base con una serie di cunicoli per la fuga in caso di pericolo. La torre originaria era costruita secondo moduli architettonici tipici dei castelli della zona. Successivamente al nucleo originario vennero affiancate le altre costruzioni: l’abitazione padronale con una scala scenografica addossata alla parete frontale, l’appartamento del massaro, le stalle, il frantoio, ricavato in un ambiente ipogeo, la cappella privata, distaccata dal corpo residenziale e sita in un’area recintata. La data del 1772 posta sul portale di ingresso del recinto si ritiene debba riferirsi all’anno in cui vennero ultimati i lavori di ampliamento della masseria. Durante i secoli a venire la masseria ha avuto molti proprietari, sempre e comunque famiglie molto importanti.
Dopo circa 50 anni di totale abbandono la masseria è stata acquistata  da una coppia di amici australiani, di Sidney per la precisione, che dopo una vacanza in Puglia hanno avviato un processo di innamoramento con il territorio e con la gente del posto. Presupposti di base del progetto sono stati subito chiari e tra Peter e Tony e lo studio Flore & Venezia c’è stata subito grande sintonia.

L’intervento di recupero realizzato dallo studio Flore & Venezia, un’antica masseria rurale riportata in vita attraverso un sapiente progetto di conservazione, rispettando quelle che sono le tipiche costruzioni locali. Dopo aver affrontato il tema della distribuzione degli spazi sia interni che esterni la volontà è stata quella di trattare la masseria non come una semplice casa di campagna ma come un monumento da rispettare perché possa rimanere testimonianza anche nel futuro.

Il corpo principale della masseria è disposto su due livelli, al piano terra c’era la casa del massaro, mentre al piano prima abitava il proprietario, la casa padronale.
Oggi il piano primo è rimasto con la distribuzione molto simile a quella iniziale ed ospita i proprietari. La casa è composta da zona giorno con cucina e quattro camere da letto. Gli ambienti sono coperti da volte a padiglione le finiture sono tipiche di un’abitazione signorile, pavimenti in cemento a scacchi bianchi e rossi, decorazioni in pietra delle porte e delle finestre. Molte stanze, tra cui la cucina si affacciano su terrazzini e balconi che consentivano la vita all’esterno per lunghi periodi dell’anno.

Il piano terra, invece presenta delle finiture molto più semplici, gli ambienti erano destinati ad abitazione, stalle e depositi, strati su strati di calce che per decenni hanno ricoperto l’apparato murario in tufo cavato direttamente in loco. Oggi questi ambienti sono stati recuperati, dopo aver fatto una serie di interventi di consolidamento e di adeguamento per problemi di umidità e sono diventati camere per ospiti con una grande cucina e una zona colazioni porticata.
I materiali usati, così come da filosofia dello studio Flore & Venezia sono pochi ed essenziali: pietra, calce ferro e e legno. Molti dei pavimenti sono stati recuperati, così come molte porte.  In continuità con una serie di assi di castagno usati come architravi e pali per le mangiatoie sia la cucina che i tavoli della zona colazione sono stati realizzati artigianalmente e su disegno delle studio con massello di castagno che possa garantire anche una eccellente durata nel tempo.

Gli arredi, anch’essi sono stati scelti in continuità con le scelte di prodotti naturali, per cui i letti della Flou con rivestimento in fibre naturali, per  i comodini ai sono scelti degli sgabelli di Riva 1920 in legno massello di cedro profumato lavorato da un blocco unico. Si tratta di prodotti in legno completamente naturali e rifiniti a mano senza l’aggiunta di alcun trattamento.
Anche la scelta delle luci è stata semplificata in modo deciso, luci in tufo realizzati dalla ditta Progetto Arte di Matera e lampade funiculì in ferro e tessuto della Marset , lanterne in ottone di Moretti luce lungo le pareti perimetrali della masseria.

I giardini storici, caratterizzati da forme geometriche regolari presenta i resti di un colonnato a croce che sorreggeva la vegetazione per garantire ombra durante le ore calde del giorno. Oggi questi spazi sono stati illuminati a pavimento con dei piccoli led che mettono in risalto la conformazione della struttura ed esaltano la storicità del materiale.

In uno di questi cortili è stata realizzata una piscina di 15 metri per 5 con interni in intonaco grigio scuro che le conferiscono un carattere silenzioso e in linea con i colori del territorio circostante…una piccola zona d’ombra con struttura i  pali di castagno e coperta da semplici canne. Il progetto di recupero ha quindi avuto l’obiettivo di creare nuovamente il carattere di convivialità, dello stare insieme, in una struttura auto sufficiente anche dal punto di vista energetico e dei consumi, grazie alla raccolta delle acque che vengono riutilizzate ed un impianto fotovoltaico da 15 kw. Un intervento che ha voluto leggere il passato per tramandarlo al futuro.

Testi © www.arkitetti.it

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