Marià Castelló Architecture, Daniel Redolat | Casa Amalia

by Jean Jacques Colangelo
Info Progetto

Architetto: Marià Castelló Architecture, Daniel Redolat
Progetto: Casa Amalia
Luogo: Vénda des Cap de Barbaría, Formentera, Spagna
Area: 143 m²
Anno: 2012
Categoria: Villa
Immagini © Estudi EPDSE

Casa Amalia si trova in una zona chiamata “Es Ram”, vicino a Caló des Mort, sulla costa sud dell’isola di Formentera. È un piccolo appezzamento di 2000 m2 popolato da pini, con una moderata pendenza verso sud e verso i migliori panorami: la spiaggia di Migjorn e le scogliere di Es Cap de Barbaria sullo sfondo.

L’incarico consisteva nella riforma di un edificio esistente di 143 mq, realizzato in almeno due fasi tra il 1970 e il 1990, per adeguarlo al nuovo programma funzionale proposto dalla proprietà.
Dato che la classificazione urbanistica del lotto su cui si trova la casa stabilisce parametri molto restrittivi, il progetto non potrebbe alterare l’area edificata o la volumetria esistente.

Lo stato antecedente l’intervento presentava una planimetria molto frammentata, poco chiara nell’organizzazione del programma e con spazi di relazione abbastanza introversi, quasi in contrasto con lo splendido ambiente naturale che lo circonda.

La riforma attuata tra il 2008 e il 2010 ha scolpito il nuovo programma nella volumetria esistente, ricercando la fluidità tra gli spazi aperti, oltre a rifinire l’involucro superficiale per conferirgli l’austerità tipica dell’architettura popolare dell’isola, con un linguaggio contemporaneo.
Al piano terra si trovano i principali ambienti unificati (soggiorno – sala da pranzo – cucina) oltre al vano principale, con proprio antibagno e bagno, ed un locale multifunzionale con accesso al locale deposito e servizio. Il primo piano ospita un’altra camera matrimoniale con bagno oltre ad un solarium con splendida vista panoramica.

L’accesso alla casa è stato realizzato con un linguaggio e un materiale diverso da quelli dell’edificio storico. Il portale d’ingresso è una delle parti più riconoscibili dell’intervento, poiché la sua permeabilità e leggerezza mostrano quanto sia facile varcare la soglia della vita. L’effimero della nostra esistenza. Quindi la porta d’accesso permette di ottenere una maggiore permeabilità visiva, oltre ad ottenere una maggiore profondità e protezione.

ALTRO

Collaboratori: Marga Ferrer, Agustí Yern, Albert Yern, Sonia Iben Jellal, Ferran Juan e Javier Colomar. Costruttore: Construcciones Pep Sala S.L.

Testi © www.m-ar.net

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