Cá-colectivo de arquitectura | Casa Cruz de Pedra

by Jean Jacques Colangelo
Info Progetto

Architetto: Cá-colectivo de arquitectura
Progetto: Casa Cruz de Pedra
Luogo: Guimarães, Portogallo
Area: 198 m²
Anno: 2020
Categoria: Casa
Immagini © João Morgado

Questo edificio si trova in una zona speciale protetta, nella periferia della città di Guimarães, che è classificata dall’Unesco come Patrimonio dell’Umanità dal 2001. Si tratta di una casa unifamiliare degli anni ’30, con pareti in pietra a vista, pavimento in legno e strutture di copertura, ringhiere in ferro e infissi in legno con motivi organici ispirati alla “terra” e al “mare”. Sono presenti anche tracce di influenza Art Nouveau. L’edificio è stato oggetto di un intervento negli anni ’80, che ha completamente distrutto il suo interno e ampliato la costruzione originale sul lato est, modificandolo profondamente.

L’intervento prevede la demolizione di tutto ciò che è superfluo, mantenendo solo la costruzione originale e la ristrutturazione di ciò che lo caratterizza: pareti in muratura di granito, infissi in legno identici al disegno originale, riparazione di ringhiere esistenti, rivestimento ceramico del tetto in colore naturale, di tipo marsigliese, e grondaia in tegola “Canudo”, sostenuta dalla struttura in legno esistente che sarà rimessa a nuovo. Solo la facciata est, rivolta verso il cortile esterno a seguito della demolizione dell’intero interno durante l’espansione degli anni ’80, acquisisce un’ immagine contemporanea, con una vetrata completamente sormontata da un muro “cieco”. Tale muro è coperto con tegole e caratterizzato da un tetto di copertura piatto con funzione paesaggistica. L’intervento è iniziato con la finalità di ristrutturare tutto ciò che inizialmente caratterizzava l’edificio, evitando il “pastische” e il “façadisme”.

Si è fatto ricorso alla riparazione, manutenzione e conservazione dei materiali e delle strutture originali, insieme a tecniche di costruzione tradizionali. La sostenibilità è stata poi scelta utilizzando materiali, tecniche, risorse e conoscenze locali (come vernici ad olio e pigmenti naturali, gessi di calce, isolamento in sughero, ecc.), impianti di riscaldamento e raffreddamento efficienti che utilizzano energie pulite, come l’elettricità, e sistemi passivi di riscaldamento e raffreddamento.
“Come un albero, questo edificio ha le sue radici, dona ombra e protezione a chi lo accoglie, ha i suoi momenti di bellezza e, come è nato, un giorno morirà dopo aver vissuto la sua vita. Non è davvero una vergine intoccabile ed eterna, ma un piccolo e semplice lavoro fatto da uomini per gli uomini”.(Fernando Távora, arch. , 1963)

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