DOMA, Luca Salas | Casa Tagle

by Jean Jacques Colangelo
 
Info Progetto

Architetto: DOMA, Luca Salas
Progetto: Casa Tagle
Luogo: Città del Messico, Messico
Area: 167 m²
Anno: 2021
Categoria: Casa 
Immagini © Paulina Campos

Casa Tagle è uno scenografico gioco di vita. Dove tutto si trasforma, niente è permanente e si adatta ai cambiamenti domestici della vita quotidiana. Gli spazi sono in uso costante, ogni movimento conta e niente è in mostra come un museo.

Non è una casa-museo, è una casa-spettacolo. Lo spettacolo della vita domestica. La pandemia, ma soprattutto la quarantena ci ha costretto a ripensare ai nostri spazi domestici. Ci costringe a trovare più spazi personali e anche più spazi pubblici. Uno spazio di esperienze personali, anche di vita privata, senza disturbare l’altro. E allo stesso tempo uno spazio pubblico di convivenza, per godersi il teatro a casa, un pasto a casa, un film a casa e, naturalmente, continuare con il lavoro a casa.

L’idea dello spettacolo della vita è ulteriormente rafforzata dal vivere in quarantena. Le case devono essere in grado di adattarsi e trasformarsi a tutti gli usi. Perdere la monotonia, continuare a stupirsi della vita. L’idea della ristrutturazione di Casa Tagle è quella di rispettare l’idea originale dell’architetto come uno spazio open space, uno spazio diafano, simile a un palcoscenico vuoto, senza alcuna produzione. L’architettura è presente in modo neutro, spoglio, disadorno. Delimita solo la zona d’azione, proprio come un palcoscenico.

I mobili prendono la forza della scenografia e rivelano la trasformazione della vita domestica. Così come ogni elemento presente alla vista del performer-spettatore, l’arredo della casa appare con una forza imposta. È fatto di un’unica materialità ed esiste provocatoriamente nello spazio. Come in teatro, nessun elemento scenico tocca i limiti, esistono nel proprio ambiente diafano, i muri non esistono, è semplice capacità.

Ogni elemento, ogni azione e ogni movimento è pura scena, il resto è tenuto dietro le quinte, in architettura, sono depositi fissi e invisibili. L’architettura acquista una matericità neutra, quasi impercettibile, e gli spazi si trasformano grazie ai fondali e agli oggetti di scena.

ALTRO

Team: Adriana David, Luca Salas

Testi © www.doma.mx

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