Marià Castelló Architecture | Es Pujol de s’Era

by Jean Jacques Colangelo
Info Progetto

Architetto: Marià Castelló Architecture
Progetto: Es Pujol de s’Era
Luogo: Formentera, Spagna
Area: 201 m²
Anno: 2011
Categoria: Casa, Studio
Immagini © Estudi EPDSE

01. LUOGO

Es Pujol de s’Era è un frammento abbastanza rappresentativo del paesaggio dell’entroterra dell’isola di Formentera. Comprende 33.022 mq di campi di grano e orzo, un boschetto di ginepro comune, fenicio e rosmarino.

L’intervento si rifugia tra la vegetazione esistente e i frammenti di muretto a secco. Queste due condizioni delineano le dimensioni, l’orientamento e l’altezza di una costruzione di austera geometria che ha interessanti relazione con la tradizione architettonica di Formentera.

Un tradizionale muro a secco stabilisce l’allineamento nel territorio e diventa parte del prospetto nord dell’edificio, inserendolo al tempo stesso nel paesaggio. Un’antica cappella costruita su una cisterna sotterranea segna l’asse longitudinale dell’edificio ed è un riferimento costante di dialogo/tensione, sia all’esterno che all’interno. È un’architettura che ricerca il contesto attraverso il rapporto con l’ambiente circostante.

02. PROGRAMMA

L’orientamento nord-sud della proposta genera una dualità richiesta dal programma dove la planimetria la sintetizza radicalmente. All’interno si crea netta segregazione dell’attività pubblica da quella privata.
Il lato nord è il più esposto; è chiaramente visibile dal chilometro 2,3 del Camí Vell de la Mola, la principale via. Sul lato nord si trova un piccolo studio di architettura, ripetuto sul lato sud nella forma di uno spazio di identiche dimensioni, concepito come piccola dimora-rifugio per una coppia.

Oltre a ricercare la luce del sole, l’orientamento del rifugio risponde al desiderio di appropriarsi del boschetto di ginepro comune, del fenicio e rosmarino che si estende come un giardino autoctono, senza bisogno di trasformazioni o manutenzioni, e genera un alto livello di privacy.
Tra lo studio e l’abitazione c’è un nucleo di servizi che separa il lavoro dalla vita privata: libreria, schedari, bagno, cucina, letti, armadi, installazioni e due pareti scorrevoli per dividere le due aree principali e creare più intimità e ambienti diversi, come un ufficio annesso o una camera per gli ospiti. Questo rende la casa flessibile e multifunzionale.
L’involucro contenente il programma (12 × 12 m) si estende nelle due direzioni principali, generando vari spazi di transizione.

03. MATERIA

Il volume è definito da un involucro in muratura intonacata in termoargilla e cemento armato. Una sezione estrusa rappresenta l’unica parte in cui viene utilizzata la muratura nel sito. Gli altri rivestimenti interni ed esterni sono stati assemblati a secco, utilizzando vetro e legno di iroko.
Una piccola battuta d’arresto intorno al bordo in sezione crea la sensazione che l’edificio galleggi sul sito. Questa è la transizione tra un mondo artificiale e l’ambiente organico preesistente.

Le aperture laterali sono concepite come tagli che squarciano la facciata dall’alto verso il basso, frammentando i prospetti est e ovest e conferendo loro una “grana” più piccola.
Con l’idea di ottenere una maggiore sobrietà e armonia, gli elementi ausiliari e gli arredi sono stati appositamente progettati, utilizzando gli stessi materiali impiegati per gli elementi di divisione interna assemblati a secco.

Testi © www.m-ar.net

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